Venerdì 26 Maggio è stata una serata piena di emozioni, che ci ha portati a ripercorrere la nostra storia e a riscoprire l’immenso lavoro che in questi anni abbiamo svolto.
È stata anche l’occasione per ricordarci e ricordare che siamo uno studio ancorato alle origini, ma queste sono sempre state le basi per abbracciare senza paura ogni cambiamento e innovazione che la professione e il mercato ci hanno richiesto negl’anni.
Cosa ci ha spinti ad aderire all’evento #studiaperti?
L’idea di aderire all’iniziativa promossa dal CNAPPC nasce quando abbiamo intravisto in questa opportunità un momento per poter fare una sintesi di 29 anni di lavoro, ma anche un momento di rilancio per la società, per la figura dell’architetto ma soprattutto per il nostro studio AR.CO Architetture Costruite.
Il tour edilizio
La nostra storia è stata presentata con un tour tra origine e innovazione percorribile in cinque tappe: edilizia residenziale, edilizia scolastica, edilizia industriale commerciale e sanitaria , BIM (Building Information Modeling) , stampa 3D.
Con orgoglio abbiamo mostrato e spiegato i nostri lavori, perché sono questi che la nostra vita lavorativa ci ha portato a realizzare, per esempio la costruzione di un intero quartiere nel Comune di Bussero (1995) o la realizzazione di numerose scuole #innovative come: Talamona (SO), Rovagnate (LC), Maresso (MB) oppure la progettazione/realizzazione della sede italiana di Häfele, multinazionale tedesca, presentata con il metodo BIM.
Ospite della serata il CCL – Consorzio Cooperative Lavoratori
Ospite della serata il CCL (Consorzio Cooperative Lavoratori) di Milano, con il quale lo studio ha collaborato e cooperato per la realizzazione di numerosi edifici residenziali nell’ hinterland milanese e non solo.
Li abbiamo fortemente voluti a questo evento perché pensiamo che in questo momento di crisi (forse di ripresa?!) una modalità da privilegiare sia ancora la COOPERAZIONE. Perché il CCL per gli architetti è ancora un luogo di libertà dove è possibile condividere un’idea, ricercare un’innovazione e che possiede ancora una funzione sociale del “mestiere”.
MonzaMakers e la stampante 3D
In architettura è fondamentale la resa estetica di un progetto, sia in sede di partecipazione a un bando, sia a colloquio con il cliente, a cui non sempre basta un render per avere un quadro completo dell’edificio in progettazione, ed è qui che entra in gioco la stampa 3D per la creazione di plastici.
Lo studio AR.CO ha già utilizzato questa “innovazione” in alcuni progetti ed ha voluto MonzaMakers all’evento #studiaperti per spiegare e dimostrare concretamente come stampa 3D e architettura siano in stretto legame tra loro e come la stampante 3D possa essere il futuro per l’architettura.
Numerose sono state le persone intervenute durante la serata: clienti, amici, professionisti del settore che in tutti questi anni ci hanno accompagnato nella nostra crescita professionale e personale , e anche qualche faccia nuova, curiosa di conosce lo Studio AR.CO